Le capsule a vite per vasi e barattoli ci sono di due diverse tipologie: Rigide e con Flip.
La capsula con flip (o bottone o clic-clac) è diventata molto utilizzata, dopo i decreti legge che riconoscevano ai produttori alimentari la responsabilità civile per il prodotto conservato.
In seguito, tutti i produttori di alimenti conservati hanno dotato le proprie confezioni di "sigilli di garanzia".
Le capsule rigide tradizionali vanno utilizzate per alimenti che vengono confezionati freddi o comunque al disotto dei 75°c all'interno dei vasi, e poi successivamente subiscono il processo di pastorizzazione.
Particolare attenzione in tal senso va fatta nel caso di sottoli e sottaceti , in questo caso infatti i vasi, prima di essere pastorizzati, vengono chiusi manualmente e riempiti con alimenti freddi.
E'consigliabile l'uso della capsula rigida (senza flip) in quanto, dopo il trattamento termico, la leggera deflessione della superficie concava centrale, attesta che il vaso è comunque sottovuoto anche con valori bassi (<15 cm/Hg).
In presenza degli stessi valori la capsula con flip non garantirebbe l’efficacia desiderata.
-Trattamento di pastorizzazione alta. Questo trattamento avviene ad una temperatura compresa fra 75 e 85 gradi. Dura dai 2 ai 3 minuti.
-Trattamento di pastorizzazione bassa Abbassando la temperatura automaticamente è necessario aumentare la durata del trattamento. Quindi in questo caso si procede per 30 minuti ad una temperatura tra 60 e 65 gradi.
Le capsule con flip, hanno un meccanismo che dimostra al consumatore l’inviolabilità della confezione.
Premendo al centro una capsula con flip prima di utilizzarla, si nota che il metallo fa un rumore, "clic-clac".
Premendo quindi una capsula con flip di una confezione chiusa correttamente e non manomessa, alla pressione del dito al centro, non fa fare nessun rumore.
Nel caso in cui facesse rumore significherebbe che dell’aria è entrata nella confezione, quindi che la confezione è stata aperta o non chiusa bene.
Per far sì che il flip della capsula si abbassi dopo la chiusura del contenitore è necessario che si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:
- che il prodotto, all’atto del riempimento, sia ad una temperatura maggiore di 75° C; ( alimento caldo)
- che la chiusura sia fatta con una macchina capsulatrice a getto di vapore automatica o semiautomatica.
Durante la fase di riempimento dei vasi è presente dell’aria, definita "spazio di testa", tra il livello del prodotto e la bocca del vetro. Tale aria, non essendo sterile, facilita nel tempo lo svilupparsi di muffe . E’ per questo motivo che, immediatamente prima della chiusura del contenitore con la capsula, viene convogliato un getto di vapore sulla bocca del vetro: in questo modo il vapore (che per sua caratteristica di calore ha meno batteri dell’aria) sostituisce l’aria presente nello spazio di testa.
Il contenitore pieno, dopo la chiusura, raggiungerà la temperatura ambiente.
Nella fase di raffreddamento del prodotto il vapore presente nello spazio di testa si trasforma parte in acqua e parte in aria: questa trasformazione fa sì che all’interno del contenitore si crei una depressione che fa abbassare il flip della capsula.
Se non si rispettano le condizioni sopra descritte (riempimento a caldo o chiusura a macchina con vapore) si possono avere problemi di sicurezza nella confezione. infatti il vuoto che si ottiene all’interno dei vasi e/o bottiglie non è costante e ciò può comportare il non funzionamento del flip (che non si abbassa) in quanto non sempre si riesce a raggiungere il valore di 15 cm/Hg all’interno della confezione.